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Sui luoghi del Cammino 

Subiaco

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Nel corso del nostro Cammino “virtuale” sul blog, la 10°tappa ci conduce alla nostra prima grande meta: Subiaco. Non prima tuttavia di avere percorso la bella Valle del torrente Giovenzano, costituita da tanti piccoli centri, di cui il più significativo è senz’altro Gerano, con molti spunti di interesse (come il curioso museo delle scatole di latta), ma soprattutto noto per la sua infiorata, la più antica d’Italia; e per la fiera di sant’Anatolia, che richiama zingari da tutt’Europa.

Subiaco, luogo benedettino di primaria importanza. Non mi dilungherò sull’importanza fondamentale di Subiaco nell’esperienza benedettina: basti dire che è lì che Benedetto vive prima l’esperienza eremitica – tre anni in una grotta, l’attuale Sacro Speco – e poi fonda cenobi: comunità ordinate di monaci. A Subiaco, Benedetto vive trent’anni; a Subiaco, dall’esperienza eremitica nasce l’abate; sempre a Subiaco nascono le prima comunità di monaci, rette da una Regola non ancor scritta (lo sarà qualche anno più tardi, a Montecassino) ma già efficace nel sapere regolare la vita monastica.

E le tracce della lunga permanenza di Benedetto a Subiaco sono presenti, tuttora ben visibili. Il Sacro Speco è un luogo di eccezionale bellezza e spiritualità. Una vera “Soglia del Paradiso”, come lo definì il Petrarca che ne rimase ammirato.
Vi si recò pellegrino anche Francesco di Assisi: del suo passaggio rimane un affresco che lo ritrae ancora in vita. Emozionante. E che dire della grotta…pensare a quell’uomo che nel ventre della Terra partorisce un ideale, quello della vita benedettina; e sentire che quell’uomo, il santo, è lì ancora presente con il suo Spirito.

E ancora…quanta arte! Due chiese sovrapposte, completamente affrescate da maestranze del Duecento e Trecento: tutto ciò dà un senso di stupore e smarrimento…

Santa Scolastica: il monastero più antico dei tredici fondati da San Benedetto. Un complesso di tanti ambienti diversi per stile ed epoche, in un connubio formidabile! Il suo campanile è unico, anteriore per costruzione a quelli di Roma; e il chiostro cosmatesco un vero gioiello. Di notevole importanza la biblioteca, ricca di 150.000 volumi, e del primo libro stampato in Italia: a partire dal 1465, allievi di Gutenberg, allestirono qui la prima tipografia italiana.

Per ricordare questo primato, all’interno della Rocca Abbaziale (Rocca dei Borgia) è stato recentemente aperto il Museo della Stampa: un percorso multimediale e interattivo che permette di “toccare con mano” macchinari d’epoca, riproduzioni di strumenti medievali, e ripercorrere la storia di quell’industria cittadina, la cartiera, inaugurata da papa Sisto V nel 1587 e rimasta in funzione per oltre quattro secoli. La Rocca Abbaziale è inoltre una splendida testimonianza della grande Storia che ha coinvolto Subiaco: qui vi nacquero Cesare e Lucrezia Borgia.

Sarebbe certamente troppo lungo elencare tutti i motivi di interesse di Subiaco. Ai motivi di interesse turistico e religioso, Subiaco associa gli aspetti naturalistici, contornato dall’eccezionale cornice del Parco Regionale dei Monti Simbruini: un’area selvaggia di eccezionale bellezza dove, tempo a disposizione, passeggiate e trekking con meravigliose vedute si sprecano. Il fiume che la lambisce, l’Aniene, dà la possibilità ai più ardimentosi (neanche tanto, però…) la possibilità di sperimentare un’emozionante discesa in gommone tra le sue acque fresche e pulitissime. Insomma, Subiaco è una grande meta: e dedicarle il giusto tempo per assaporarla, almeno un paio di giorni, è davvero il minimo! Non ne resterete delusi.

Virtual tour: Monastero di S.BenedettoConvento di S.FrancescoRocca dei Borgia

Altri virtual tour di Subiaco…


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